Estratto Sig – EDPB: bozza linee guida 3/2019 su videosorveglianza (prima parte)
L’Alert del 18 luglio 2019 ha dato notizia del rilascio della versione preliminare delle linee guida 3/2019 sulla videosorveglianza da parte dell’EDPB. Il documento è sottoposto a consultazione pubblica che terminerà il 6 settembre 2019. La materia è di interesse visto il diffuso utilizzo di telecamere di videosorveglianza da parte di enti ed imprese per finalità di sicurezza pubblica, organizzative, produttive, di sicurezza sul lavoro o di tutela del patrimonio aziendale. In aggiunta, lo sviluppo della tecnologia ci evidenzia importanti evoluzioni in questo ambito soprattutto collegate ad applicazioni biometriche, come quella del riconoscimento facciale, con gravi impatti riguardo ai diritti ed alle libertà degli interessati.
Sintesi
Il Comitato europeo (EDPB) ha rilasciato la versione preliminare delle linee guida 3/2019 sulla videosorveglianza, sottoponendola alla procedura di consultazione pubblica. Imprenditori pubblici e privati dovranno attenersi a tali indicazioni insieme al rispetto delle prescrizioni imposte dal provvedimento generale del Garante del 2010 sulla videosorveglianza, avendo particolare cura alla corretta disposizione della cartellonistica ed ai suoi contenuti, ai ruoli assegnati a coloro che hanno accesso alle immagini ed alle misure di sicurezza a tutela delle stesse. In aggiunta, quando l’attività di videosorveglianza viene svolta in ambito lavorativo, essa si trova ad un crocevia normativo caratterizzato dallo Statuto dei Lavoratori (l. n. 300/1070), da GDPR e codice privacy (dlgs n. 196/2003) e da talune norme speciali. Eventuali violazioni alle disposizioni dell’articolo 4 dello Statuto, non solo determinano un’ipotesi di contravvenzione penale (che sarà il giudice penale a verificare) ma comportano anche l’illiceità del trattamento dei relativi dati personali (cioè le immagini raccolte) per violazione dell’articolo 5(1)(a) del GDPR. Il rispetto della procedura multilivello prevista dallo Statuto è quindi un presupposto di liceità fondamentale.