Estratto Sig – EDPB: bozza linee guida 3/2019 su videosorveglianza (terza parte)
Questo commento completa la serie di valutazioni sul tema della videosorveglianza, cogliendo spunto dalla pubblicazione della versione preliminare delle pertinenti linee guida 3/2019 da parte dell’EDPB.
Il documento è sottoposto al procedimento di consultazione pubblica scaduto il 6 settembre 2019.
Sintesi
Il Comitato europeo (EDPB) ha rilasciato la versione preliminare delle linee guida 3/2019 sulla videosorveglianza, sottoponendola alla procedura di consultazione pubblica. Imprenditori pubblici e privati dovranno attenersi a tali indicazioni insieme al rispetto delle prescrizioni imposte dal provvedimento generale del Garante del 2010 sulla videosorveglianza, avendo particolare cura alla corretta disposizione della cartellonistica ed ai suoi contenuti, ai ruoli assegnati a coloro che hanno accesso alle immagini ed alle misure di sicurezza a tutela delle stesse. In aggiunta, quando l’attività di videosorveglianza viene svolta in ambito lavorativo, essa si trova ad un crocevia normativo caratterizzato dallo Statuto dei Lavoratori (l. n. 300/1070), da GDPR e codice privacy (dlgs n. 196/2003) e da talune norme speciali. Eventuali violazioni alle disposizioni dell’articolo 4 dello Statuto, non solo determinano un’ipotesi di contravvenzione penale (che sarà il giudice penale a verificare) ma comportano anche l’illiceità del trattamento dei relativi dati personali (cioè le immagini raccolte) per violazione dell’articolo 5(1)(a) del GDPR, con la conseguente inutilizzabilità delle immagini. Il rispetto della procedura multilivello prevista dallo Statuto è quindi un presupposto di liceità fondamentale.