Estratto SIG – V Direttiva antiriciclaggio e impatti data protection
V Direttiva antiriciclaggio e impatti data protection
Il decreto legislativo n. 125 del 2019 ha dato attuazione alla V direttiva antiriciclaggio ed è entrato in vigore il 10 novembre 2019.
La disciplina antiriciclaggio ha numerosi punti di contatto e provoca impatti in relazione alla normativa sulla protezione dei dati personali. Il bilanciamento reso necessario trova esplicitazione al comma 9 dell’articolo 3 del dlgs. 231/2007 che così recita: «9. I soggetti obbligati assicurano che il trattamento dei dati acquisiti nell’adempimento degli obblighi di cui al presente decreto avvenga, per i soli scopi e per le attività da esso previsti e nel rispetto delle prescrizioni e delle garanzie stabilite dal Codice in materia di protezione dei dati personali.»; il riferimento al codice va interpretato in senso comprensivo del GDPR come indicato all’articolo 1 del medesimo codice privacy («Il trattamento dei dati personali avviene secondo le norme del regolamento (UE) 2016/679 (…) e del presente codice»).
Gli obblighi di informativa privacy e circa l’uso dei dati relativi a condanne penali e reati, l’esternalizzazione a terzi di specifiche attività antiriciclaggio, la limitazione dei diritti privacy, le operazioni di profilazione della clientela e la sottoposizione di tali attività alla preventiva DPIA, sono solo alcuni dei principali punti di intersezione tra le due discipline che esamineremo in questa tornata.